Nel lungo elenco dei dispositivi medici rientrano anche gli occhiali da vista che, appartenendo a tutti gli effetti alla categoria, sono soggetti alle normative dal punto di vista della loro comunicazione e pubblicizzazione online.
In altre parole, la promozione e la vendita di occhiali da vista online devono rispettare le leggi e le normative sulla pubblicità dei dispositivi medici, al fine di garantire la veridicità e l'accuratezza delle informazioni fornite ai consumatori. Le normative prevedono che gli annunci pubblicitari online per gli occhiali da vista debbano essere chiari, trasparenti e non fuorvianti, al fine di garantire la sicurezza e la salute dei consumatori. Allo stesso modo, è importante che i siti web e le piattaforme online che vendono occhiali da vista rispettino le norme di sicurezza e di protezione dei dati personali dei propri utenti.
Sebbene siano concepiti come strumenti per migliorare la qualità della vita delle persone che ne hanno bisogno, negli ultimi anni i social media hanno visto un aumento della comunicazione intorno agli occhiali come prodotti di moda e lifestyle. Questa tendenza ha spinto molti marchi a creare linee di occhiali da vista e da sole sempre più in linea con i trend del momento, ma è importante non dimenticare che gli occhiali rimangono comunque dispositivi medici, e che la scelta e la corretta prescrizione degli occhiali dovrebbero essere basate esclusivamente sulla salute degli occhi e sulla necessità di correzione visiva.
Proprio a questo proposito, abbiamo fatto una chiacchierata con Chiara ed Elisa, titolari dell'ottica Queens di Forlì, con cui abbiamo condiviso interessanti ore di formazione riguardanti la comunicazione social di attività come la loro.
1. Ciao Chiara e ciao Elisa, prima di iniziare vi ringrazio per il tempo che ci state dedicando.
Vi va di raccontarci un po’ la vostra storia? Come è nata la passione per questo settore e l’idea di aprire un negozio di ottica?
La nostra passione nasce in famiglia: siamo ottici da tre generazioni, partendo dal nostro bisnonno paterno.
Io (Elisa) e Chiara siamo sorelle, tra noi intercorre un anno di differenza, Elisa si è diplomata come ottico nel 1996 e io nel 2009. Ci siamo ritrovate a lavorare nella stessa grande azienda fino al 2017, anno in cui abbiamo deciso di aprire il nostro negozio per poter uscire dalle logiche delle grandi catene commerciali e portare la nostra visione in questo settore, così da poter esprimere la nostra personalità e il nostro gusto nelle scelte distaccandoci dal mercato delle omologazioni dei gusti. La scelta è stata dettata dalla volontà di avere una nostra identità, ma anche più libertà e modo di portare avanti anche la tradizione di famiglia.
2. Spesso può capitare di pensare al vostro lavoro come puramente incentrato sull’estetica della montatura a discapito della qualità o funzionalità delle lenti. Riuscite a comunicare l’importanza di fare una scelta incentrata sulla salute prima che sul gusto estetico? Se si, in che modo?
Diciamo che, parlando del nostro settore, la maggior parte dei clienti conoscono i nomi dei grandi brand e solo relativamente le caratteristiche e le funzionalità delle lenti oftalmiche. Il nostro lavoro, invece, è incentrato sul riuscire ad abbinare il prodotto giusto sia dal punto di vista funzionale che tecnico. Estetico anche, certamente, ma secondariamente.
È assolutamente fondamentale, durante la scelta di un occhiale, richiedere feedback attraverso domande aperte al cliente, in modo da scegliere la montatura più funzionale per le sue esigenze, sia in termini di materiali che in termini di aspettative del consumatore.
Altrettanto importante è la scelta del prodotto giusto per quanto riguarda l’esatta elaborazione della correzione visiva, dunque la scelta appropriata della tipologia di lente con caratteristiche tecniche e di materiali specifici. Ognuno di noi è diverso e quindi è fondamentale saper ascoltare, ma anche proporre.
3. Quale metodo utilizzavate per la pubblicazione dei contenuti sui vostri social prima dell’incontro di consulenza con SocialCities?
Prima di conoscere SocialCities usavamo i nostri social in maniera abbastanza limitata (pressoché come la maggior parte delle persone), quindi ci affidavamo al fai da te, cercando di emulare ciò che vedevamo fare da altri. Non avevamo una strategia, cercavamo di riempire la pagina con i nuovi articoli che ci arrivavano in negozio o creando post ad hoc per le festività.
4. Com’è cambiato il vostro modo di fare comunicazione sui social in seguito all'attività di formazione svolta insieme a SocialCities?
Dopo la formazione con SocialCities ho capito che ci sono delle logiche ben precise che guidano gli utenti a utilizzare i social, che ci sono momenti migliori in cui pubblicizzare i propri prodotti e utenti specifici a cui rivolgersi. Ho capito che è fondamentale avere una propria identità e perciò seguire un percorso che sia coerente con essa.
È stato fondamentale rendersi conto che le persone amano l’autenticità e il sentirsi coinvolti quando navigano sui social. L'errore più grande è avere un profilo statico e anonimo, il rischio è quello che risulti simile al profilo di mille altri competitor.
Ho, inoltre, imparato a usare la strumentazione per poter creare contenuti anche da sola ma che siano di qualità, dando vita a una proposta sicuramente più accattivante.
5. Perché, secondo voi, è importante formarsi e stare al passo con le novità in campo social media anche in un settore come il vostro?
È importante per noi, come per qualsiasi altra attività, perché i social danno la possibilità di arrivare a un numero di utenti molto maggiore e consentono di far vedere ciò che stai realizzando con molta più velocità, incuriosendo e attirando gli utenti che diversamente non si riuscirebbero a raggiungere. Pensare di non essere allineato con questo genere di strumentazione, oggi, vuol dire vivere ancora nel passato e quindi non darsi la possibilità di crescere.
6. Come vedete la vostra realtà tra qualche anno in ottica di comunicazione e presenza online?
Anche nel nostro settore si parla di tecnologia e va avanti molto velocemente, sia per quanto riguarda i macchinari e le strumentazioni per il controllo della vista che sono sempre più sofisticate e interattive, sia per quanto riguarda la comunicazione dei prodotti.
Si pensi che in Italia non abbiamo ancora la delibera all’acquisto degli occhiali da vista online, ma probabilmente con il passare del tempo diventeranno un prodotto da proporre sulle piattaforme online, per questo, secondo noi, bisogna essere preparati e uscire un po’ dalla logica del “negoziante tradizionale“.
Oltretutto, le grandi aziende stanno prendendo spazio nel Metaverso proponendo i loro brand e creando una sorta di grande vetrina alternativa.
Altre aziende propongono strumentazioni per il controllo visivo innovative, regolate da un’intelligenza artificiale capace di eseguire un controllo visivo abbastanza accurato sul paziente.
Probabilmente, è solo una questione di tempo prima che diventino molto più precise e deduco che sia importante per noi mantenere un contatto e un’attenzione elevata verso questi aspetti per poter, un domani, continuare a esercitare con competenza e professionalità la nostra professione.
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